Dolori? Forse la risposta è nell’intestino ?
Sei stato dal chiropratico e fra le domande che ti ha fatto ti ha chiesto anche se avevi qualche disturbo dell’intestino? Se soffri di stitichezza o di colite?
Magari ti sono sembrate delle domande strane, che non c’entravano con il disturbo per il quale sei andato a farti visitare.
Invece c’è un legame fra l’intestino e la funzionalità ottimale dei muscoli sia dal punto di vista anatomico-neurologico, sia dal punto di vista infiammatorio.
Grazie ai progressi delle neuroscienze è stato possibile documentare le relazioni esistenti tra visceri, cute e muscoli. Le connessioni tra sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo vengono definite riflessi viscero-somatici.
Nel riflesso viscero-somatico la stimolazione dei recettori viscerali provoca un aumento del tono muscolare a carico dello stesso metamero, per l’attivazione del circuito riflesso, provocando dolori muscolari e anche modificazioni posturali.
Per il suo incredibile numero di connessioni nervose l’intestino viene anche considerato il nostro “secondo cervello”: lo spessore della sua parete è costituito da più di 100 milioni di neuroni (l’intestino ha più neuroni del midollo spinale!) e produce 40 molecole, fra neurotrasmettitori e ormoni, in grado di agire sul cervello modificando i nostri comportamenti.
L’intestino ha il compito principale di completare la digestione e di assorbire nel circolo sanguigno i nutrienti dispensabili alla salute.
Al di là di questa nota funzione digerente l’intestino rappresenta anche un importantissima linea di demarcazione tra il mondo esterno e quello interno, una sorta di barriera a cui è affidato il compito di distinguere tutto ciò che è utile o innocuo da ciò che è pericoloso.
L’integrità dell’intestino viene mantenuta da una barriera che ha lo spessore di una sola cellula.
Fra ogni cellula c’è una giunzione stretta, che tiene fuori gli invasori estranei come batteri, tossine e grandi particelle di cibo non digerito, ma fa passare i nutrienti che servono per il corpo.
La proteina che modula la permeabilità delle giunzioni strette nella parete del tubo digerente, si chiama zonulina.
Quando queste giunzioni strette vengono ferite, quella barriera diventa infiammata e porosa; particelle che dovrebbero rimanere fuori dalla circolazione del sangue iniziano a passare attraverso la barriera, una condizione che viene chiamata permeabilità intestinale o intestino permeabile.
Questo può causare un’infiammazione nell’intestino, determinando sintomi anche in altre parti del corpo che non sembrano direttamente collegate ad esso.
Per esempio, è stato stimato che il 70% dei pazienti che soffrono di fibromyalgia, dolori muscolari cronici, soffrano contemporaneamente della sindrome dell’intestino irritabile (SII o IBS dall’inglese irritable bowel syndrome).
Le giunzioni strette vengono danneggiate dall’assunzione prolungato di FANS (Farmaci antinfiammatori non steroidei), come l’aspirina o ibuprofene.
Ricerche degli ultimi anni indicano anche un forte collegamento fra sensibilità al glutine (non necessariamente celiachia) e l’indebolimento delle giunture strette. Quindi, per tante persone, una dieta senza glutine può avere un effetto positivo per il buon funzionamento dell’intestino, anche nel caso che l’analisi del sangue abbia scongiurato che la persona è celiaca.
Attenzione però agli alimenti “senza glutine” che spesso contengono tanti zuccheri nascosti…
Come fai a riconoscere che hai un intestino troppo permeabile?
Sintomi comuni sono;
- Meteorismo
- Pancia gonfia
- Riflusso gastrico
- Stitichezza
- Diarrea
Ma anche sintomi spesso non collegati all’intestino possono indicare un problema di origine intestinale ;
- Acne
- Ipo/ipertiroidismo
- Allergie
- Frequenti malattie
- Malattie autoimmuni come Sjogren’s, Lupus e Artrite Reumatoide
Il nostro intestino svolge un ruolo importante nel nostro sistema immunitario.
Si calcola che l’ 80% del sistema immunitario è collocato nell’intestino!
Nel caso dell’intestino troppo permeabile viene innescata una reazione dal nostro sistema immunitario: esso riconosce le sostanze che non dovrebbero passare la parete come invasori e, di conseguenza, comincia a sviluppare anticorpi contro di loro.
Gli anticorpi spesso finiscono per attaccare il corpo stesso, un processo chiamato “attacco auto immune”.
Un esempio è l’artrosi reumatoide, dove il sistema immunitario di una persona attacca le articolazioni.
All’interno l’intestino è ricoperto da una flora batterica amica, la microbiota intestinale.
Questa é formata da più di 400 specie batteriche diverse che svolgono delle funzioni importanti;
- Le maglie strette della flora batterica profonda non permettono il passaggio di sostanze chimiche alterate nella loro composizione molecolare (alimenti, tossine ecc.).
- La corretta composizione della flora intestinale permette di contrastare la moltiplicazione di batteri patogeni.
Questi meccanismi di difesa creano una vera e propria barriera difensiva in grado di proteggerci dall’attacco di eventuali germi nocivi.
Inoltre, la flora batterica svolge altri compiti molto importanti, per esempio;
- Permette l’assorbimento di minerali (per esempio calcio e magnesio) e la sintesi di alcune vitamine (per esempio le varie vit B)
- I batteri contribuiscono alla fermentazione dei carboidrati
- Completa la digestione di alcune specifiche particelle e le trasforma in acidi grassi, come il butirrico, importante nella prevenzione del tumore al colon
Questa flora batterica è delicata e può sbilanciarsi per varie cause, per esempio:
- Uso dei medicinali, specialmente antibiotici
- Stress sia emotivo che fisico.
- E’ stato dimostrato che la dieta, è in grado di modificare la struttura e la funzione del microbiota intestinale in pochi giorni.
Particolarmente dannosa è una dieta che contiene troppi carboidrati raffinati, zuccheri e dolcificanti artificiali.
Per aiutare la tua flora batterica puoi:
- Limitare il consumo di carboidrati, specialmente quelli raffinati.
- Evitare cibi preconfezionati che contengono spesso degli additivi e zuccheri nascosti che
possono indebolire i batteri buoni e alimentare quelli “cattivi”.
- Ricorrere all’uso di probiotici, specialmente se hai assunto antibiotici o altri farmaci.
- Controllare il valore di vitamina D nel sangue e prendere un integratore se indicato.
- La vitamina D e lo zinco sono due oligoelementi importanti per una sana flora batterica.
- Mangiare verdure che contengono fibre buone che alimentano la flora batterica.
Un alimento tradizionale che sostiene un sano intestino è il brodo di ossa.
Il brodo, e la sua gelatina, sono un ottimo strumento per riparare la sindrome dell’intestino permeabile.
Questo significa sfiammare l’intestino e migliorare sensibilmente la sua salute oltre a rendere possibile un miglioramento sensibile delle allergie e intolleranze alimentari (come la sensitività al glutine e l’intolleranza al lattosio). Più di uno studio ha evidenziato l’efficacia della gelatina per la salute e l’integrità intestinale.
Il brodo aiuta a migliorare la salute intestinale, sostenendo il sistema immunitario e dando la possibilità all’organismo di avere una ‘sana’ risposta immunitaria. Il brodo di ossa può anche ristabilire la buona qualità del sonno, aumentare l’energia e migliorare l’umore.
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