La colonna vertebrale è formata da ventiquattro ossa mobili e da ventitré dischi che assorbono gli shock meccanici e permettono il movimento. Uno dei suoi scopi principali è la protezione del sistema nervoso custodito nel canale spinale.
Un cambiamento nella mobilità o uno spostamento a carico delle vertebre può interrompere il normale flusso degli impulsi neurologici. I chiropratici chiamano tale fenomeno “sublussazione vertebrale”. Una sublussazione vertebrale non è necessariamente causata da un evento traumatico, come un incidente stradale, ma può essere dovuto a una postura errata, movimenti ripetitivi, scoliosi o dall’attività sportiva.
La finalità di tutte le terapie chiropratiche è di eliminare o, quantomeno, ridurre la sublussazione vertebrale.
Appena il chiropratico ha determinato che una vertebra è sublussata deve decidere come meglio intervenire. Esistono varie tecniche fra cui la più conosciuta è la correzione manuale, l’aggiustamento. Le diverse tecniche di aggiustamento sono specifiche per le esigenze di ciascuno, dall’anziano con problemi di osteoporosi al neonato.
Questo approccio, completamente naturale e conservativo, permette di recuperare la normale mobilità e armonia nei movimenti articolari riducendo, così, i sintomi e dolori e ottimizzando il livello di salute della persona. In tal senso regolari controlli chiropratici permettono di anticipare e quindi prevenire disfunzioni dell’apparato muscolare e nervoso minimizzando l’uso di farmaci.
Quando il chiropratico ha determinato che una vertebra è sublussata deve decidere come meglio sbloccarlo. Ci sono tanti varie tecniche .
La tecnica più comune è quella dove il chiropratico applica le sue mani sull’articolazione interessato e con una manovra di ampiezza bassa e molto veloce, lo aggiusta. Non sposta fisicamente le ossa ma fornice all’organismo, tramite un appropriato stimolo meccanico, l’input necessario in modo che esso possa ritrovare l’equilibrio. l chiropratico esercita un aggiustamento, non sta “rimettendo le ossa a posto” ma sta cercando di riportare la vertebra in una posizione corretta consentendole di ripristinare il movimento necessario al perfetto funzionamento dell’intera colonna. Il fine ultimo è quello di ottimizzare le trasmissioni neurologiche dal cervello ai muscoli e agli altri tessuti nel corpo.
Ci sono anche tecniche dove le correzioni vengono effettuati usando attrezzi per riallineare il bacino (SOT), sfruttano il peso del corpo non usando l’aggiustamento manuale. a queste tecniche vengono spesso aggiunti lavori di cranio-sacro terapia.
Il metodo Activator, ossia il metodo attivatore, è una tecnica chiropratica che utilizza un dispositivo creato da Arlan Fuhr. L’attivatore è un strumento portatile a molle che emette un piccolo impulso all’articolazione sublussato per stimolare la risoluzione.